Valigetta rigida MAX 505

L’esigenza di avere a disposizione un contenitore pratico, robusto e possibilmente configurabile per conservare in casa l’attrezzatura fotografica e che fosse, al contempo, facilmente trasportabile in auto in caso di uscita d’emergenza (fotografica) mi ha spinto a provare diverse soluzioni, alla ricerca di quella più consona alle mie esigenze. Ho provato con gli zaini fotografici, che si sono rivelati molto buoni a livello di protezione, praticità e, ovviamente, prontezza all’uso ma che hanno il “difetto” di avere spallacci e cintura vita e, quindi, di occupare molto più spazio della loro reale capacità. Ho provato anche una sorta di contenitori in tessuto, imbottiti e con separatori configurabili, ma senza spallacci, cinture o cinghie varie: ottimi per il loro ingombro reale nel mobile di conservazione, un pochino “debolucci” per quanto riguarda la resistenza agli urti e, ovviamente, assolutamente inadatti al trasporto, se non abbinati ad uno zaino che li contenesse, scopo per il quale, per altro, erano stati creati.

Ultimamente sto provando (l’ho acquistata, malelingue, non sono così fortunato da poter condurre test sponsorizzati) una valigetta rigida con imbottitura in spugna sagomabile, il modello MAX 505 S della RG Cases.

Viene venduta in diversi modelli, per dimensioni e caratteristiche. Quella che sto utilizzando io ha il corpo in polipropilene copolimero con pareti spesse per garantire una buona resistenza agli urti, con quattro chiusure e perni in nylon, manico in materiale abbastanza morbido, guarnizione ermetica e persino la valvola automatica di pressurizzazione. Separatamente si possono acquistare le spugne precubettate (quella sul coperchio è invece bugnata) che sono facilmente sagomabili per sottrazione attorno a ciò che desideriamo proteggere, cioè asportando un cubetto di spugna alla volta fino a che abbiamo ottenuto una cavità consona alla sagoma dell’oggetto da contenere; oppure, sempre a parte, è acquistabile il kit pronto per l’attrezzatura fotografica, con pareti amovibili. Fra gli accessori disponibili ci sono anche una tracolla e i lucchetti a combinazione e la valigetta è già predisposta per la loro eventuale applicazione. Io ho approfittato di una offerta on-line e sono riuscito ad acquistare valigia e spugne in un sol colpo al prezzo della sola valigia e senza spese di spedizione (provate a dire un negozio web a caso…), ma ho intenzione di provare anche il kit fotografico.

Come dicevo, queste valigette sono prodotte in diversi modelli e misure; quella che ho acquistato per me misura esternamente 55,5×21,1×42,8 cm ed è di colore arancio decisamente vivo, al limite dell’antiinfortunistica, ma mi piace; c’è anche in versione nera. Internamente le misure sono 50x35x19,4 cm. Completa di spugna pesa circa 4,3 kg, non una piuma effettivamente, ma il dilemma era sicurezza o trasportabilità: a me interessava la prima.

Le prime impressioni d’uso sono decisamente positive: la valigetta è effettivamente robusta, ha il pregio di essere ermetica (non l’ho buttata in uno stagno, ma con la pioggia regge alla grande), è impilabile e se fate le cose con calma al momento di sagomare la spugna, al suo interno gli oggetti sono praticamente immobili ed ammortizzati, opzione che, quando si parla di materiale elettronico, fastidio non dà.

Lati negativi? Ho detto poco fa che ”…se fate le cose con calma al momento di sagomare la spugna,…” perché, effettivamente, occorre prestare attenzione nello staccare i cubetti di spugna, prima di tutto per non creare una forma più larga dell’oggetto da contenere e soprattutto perché, una volta staccati, i cubetti non sono riattaccabili se non con colla e relative problematiche. Inoltre, ma questo ve lo potrò dire più avanti, devo verificare se la spugna, con il passare del tempo, tenda a “sbriciolare” ed a produrre quella polverina che, corpi tropicalizzati o no, a me personalmente infastidirebbe molto.

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