Fotografo (verbo, non qualifica) per divertimento e per passione, ho una netta predilezione per la fotografia paesaggistica ma, se luce e colori catturano la mia attenzione, non disdegno alcun soggetto. Il mio percorso fotografico è un continuo “lavori in corso” perché, se si esclude una fulminante passione giovanile, ho iniziato decisamente tardi a fotografare e sto cercando di recuperare il tempo perduto, leggendo, studiando e confrontandomi con persone che hanno la mia stessa passione. Vorrei solo avere un po’ di tempo in più a disposizione per vagabondare con la macchina fotografica, ma cerco di ottenere il meglio che posso nei momenti di libertà.
Queste pagine nascono dal mio desiderio di tenere una sorta di diario sia visivo che testuale, un resoconto temporale dei miei eventuali progressi in campo fotografico ed un promemoria di contestualizzazione degli scatti. Con, in più, la possibilità di poter condividere le mie fotografie in un ambito meno caotico delle pagine social e con una qualità migliore di quella consentita dai frustranti algoritmi di compressione delle stesse.
Nato a Viadana, nella Bassa sulle rive del Po, dove tutt’ora vivo, sono diplomato in ragioneria e lavoro da sempre come responsabile amministrativo nel settore privato. La fotografia è un hobby; uso il termine inglese perché l’italiano “passatempo” è decisamente inappropriato, visto che il tempo che vorrei trascorrere con una fotocamera in mano non è mai abbastanza. Come detto, avevo già provato in passato a cimentarmi con fotocamere ed obiettivi ma l’incapacità tecnica, la mancanza di cultura fotografica, l’assenza di una figura che mi indirizzasse correttamente e, perché no, anche i costi proibitivi per uno studente con la paghetta come unico reddito, mi hanno fatto presto desistere.
Però il tarlo è rimasto, mi ha subito incuriosito la fotografia digitale con i suoi progressi tecnologici rapidissimi e mi sono riavvicinato a questo fantastico mondo. Sono anche tornato sui miei passi, cioè ho riscoperto la fotografia analogica con la maturità degli anni e l’impegno colpevolmente assente in passato.
Il resto è storia recente testimoniata dal sito.
“Credo davvero che ci siano cose che nessuno riesce a vedere prima che vengano fotografate” (Diane Arbus)