Categoria: Blog

  • A volte ritornano

    A volte ritornano

    rifugio-lagdei

    A volte ritornano. Anzi: forse è il caso di dire che ci ritornano ogni volta che possono e che il meteo lo consente. Non contenti dei 10 km di ciaspolata nella neve fatti solo due settimane fa, pensano bene di farne altri 15, integrando la camminata fino ai Lagoni della volta precedente con una puntatina a Lagdei e una deviazione fino al ponte sul Badignana, nella neve fresca (ora credo di aver compreso da dove proviene il modo di dire “una gamba di neve”…) e con la pista tutta da tracciare.

    E cosa importa se, al ritorno, ginocchia e schiena sporgono denuncia per maltrattamenti? Bisognerà pure usare, ogni tanto, gli antinfiammatori della farmacia casalinga.

  • Una gamba di neve

    Una gamba di neve

    capanno-neve

    E’ quella che abbiamo trovato io ed alcuni amici arrivati al workshop fotografico “Il paesaggio innevato” organizzato dal fotografo Misha Cattabiani in collaborazione con Erik Concari.

    Capisco che “gamba di neve” sia una espressione decisamente dialettale ma, essendoci al suolo circa mezzo metro di coltre bianca per non dire del metro e passa accumulatosi nei punti esposti al vento, credo che l’espressione sia efficace.

    E’ stata veramente una esperienza interessante, in un contesto fantastico: il meteo ha mantenuto le promesse e le nubi hanno hanno disegnato il paesaggio del Parco dei 100 Laghi con forme strane e ricche di chiaroscuri e la giornata soleggiata di domenica ha fatto il resto.

  • Neve al 100 Laghi

    Neve al 100 Laghi

    lago-gemini-innevato_01L’ho aspettata a lungo questa passeggiata nel Parco dei 100 Laghi. Giorni e giorni a programmare, il timore di non essere all’altezza dell’impegno fisico necessario per muoversi nella neve fresca con le ciaspole, abbigliato come l’omino della Michelin e, come al solito, carico come un mulo; le innumerevoli visite al sito del meteo, sacramenti a raffica quando la temperatura rendeva le precipitazioni piovose ma, infine, ci sono riuscito. Non sono propriamente soddisfatto delle foto scattate ma una scusante (a parte il dilettantismo) ce l’ho: è difficilissimo fare degli scatti decenti quando continuamente ci si guarda attorno ad occhi e bocca spalancati, ammirando lo spettacolo mozzafiato della natura.

    faggio-badignana-innevatoGià lungo la strada forestale che dai Cancelli conduce ai Lagoni la vista è spettacolare e più volte mi fermo ad ammirare lo spettacolo della Valle Parma dall’alto, abbagliato dalla bellezza e dai riflessi del sole sulla neve. Il fatto, poi, che queste soste siano utili anche per rifiatare e non calpestare la lingua con le ciaspole è un particolare trascurabile.

    Poi il sentiero si inoltra nel bosco e in più occasioni si passa sui ponticelli che scavalcano i torrenti grandi e piccoli, non ancora completamente ghiacciati, che scendono a valle.

    Finalmente, dopo circa 5 km dalla partenza, il bosco si apre ed arrivo ai Lagoni, con il lago Gemini inferiore completamente ghiacciato e coperto di neve a darmi il benvenuto. Giusto il tempo di chiedermi se il ghiaccio sia in grado di reggere il peso di una persona (ma non credo, non ci sono tracce di animali sulla superficie e loro, certamente, in termini di sicurezza ne capiscono più di me) e mi rintano nel rifugio, per togliermi la neve di dosso e gustare uno “spuntino” a base di salsiccia e polenta. Quindi, per oggi, niente morte per annegamento ma suicidio con il colesterolo.

    Poi ancora fuori nella neve, con il sole che si nasconde dietro al crinale e la temperatura che inizia rapidamente ad abbassarsi come l’oscurità in questo periodo dell’anno. Ancora qualche scatto e via di corsa (beh, per modo di dire) sulla pista del ritorno.

    lago-gemini-innevato_02

  • Dagli Appennini…

    Dagli Appennini…

    skyline-mantova

    … Alle lande.  Pianeggianti.

    Un giretto a Mantova, giusto per vedere cosa offre la mattinata dal punto di vista fotografico (perché, ne esistono altri?); tappa alla Canottieri Mincio, alla ricerca dello skyline virgiliano; un paio di scatti in equilibrio precario sul pontile ghiacciato, cercando di non pestarmi i piedi con gli altri maniaci dello scatto presenti (ben tre, alle 07:50 a.m.) e, soprattutto, di non cadere in acqua.

    E poi di corsa in auto, a controllare di avere ancora tutte le dita, possibilmente funzionanti.

     

  • Boschi d’acqua

    Boschi d’acqua

    boschi-dacqua

    Mi sto togliendo il fango da punti che non immaginavo nemmeno potessero esistere. E non è un fango normale, no: ci si potrebbe tranquillamente costruire un palazzo senza paura di cedimenti.

    Però, tutto sommato, ne vale la pena, perché la golena, con il Po in piena, regala sempre qualche angolo che merita uno scatto.

  • Nebbia alta

    Nebbia alta

    nebbia-nella-valle

    Nebbia alta. O meglio: dall’alto.

    Una volta tanto è una sensazione diversa per me che la vedo sempre da dentro.

    Dove vivo io ci sono nebbie così dense che ci puoi appoggiare la bicicletta.

    Vederla da qui ti fa venire voglia di appoggiarci il cuore.

     

  • Quando c’era la pellicola

    Quando c’era la pellicola

    tunisia

    Quando c’era la pellicola, non ero capace di fotografare come non lo sono ora che è tutto digitale, questo è assodato.

    Però ci ho sempre provato, allora come adesso.Sono riuscito a salvare poche diapositive di quel tempo: questa è una.

    Detto fra di noi: spero che sia valida la buona fede del fotografo, perché è uno scatto fatto in un paese arabo, a dei minori, senza liberatoria. Sono passati più di vent’anni: se c’è la prescrizione per le marachelle dell’Inter, volete che non ci sia per questo?

  • Voci

    Voci

    Sul web circolano voci incontrollate: la D800 soffre di backfocus, no di frontfocus, no problemi di focus sui punti laterali di sinistra, no è il 14-24 f/2.8 che non va bene con questa macchina (se, e le marmotte confezionano la cioccolata), Nikon ha cannato, eccetera. Non è da escludersi a priori: sappiamo benissimo che i difetti di gioventù possono affliggere qualsiasi prodotto, soprattutto quelli con alto contenuto di elettronica.

    Ma… E andare a fotografare invece di consumare la vita a ritrarre muri a vista, pile stilo e fogli millimetrati, no eh?

  • Indian Summer? Quasi…

    Indian Summer? Quasi…

    estate-indiana

    Non ce l’hanno solo nel Maine l’Indian Summer. E’ sufficiente alzarsi abbastanza presto (molto presto) al mattino e fare un giretto sulle colline di Parma. Devo ancora vedere cosa offre il Lago Santo ma già uno dei Laghi Gemini (meglio conosciuti come Lagoni) ci mostra di cosa è capace.

    Peccato dover interrompere la vista di questo scorcio idilliaco per andare nel rifugio Lagoni a fare onore al tagliere di prosciutto crudo, salame, pancetta, culatello e formaggio grana. Ma nella vita non si può avere tutto.

  • Dover o Bonifacio?

    Dover o Bonifacio?

    scogliere-bonifacio

    Sicuramente la vista delle scogliere di Bonifacio da questa posizione è una delle immagini più inflazionate di questo angolo di Corsica.

    Però: prima di tutto questa è la “mia” immagine inflazionata; ed inoltre: chi è che si stufa di osservare questo splendido panorama, con l’ultimo sole del giorno che colora di arancio le bianche scogliere di calcare?

  • Monte Orsaro

    Monte Orsaro

     

    vetta-orsaro

    Il mio amico Gian mi ha detto:

    “Se hai la passione per la fotografia, ti porto io in un posto dove potrai fare delle foto bellissime. E’ il Parco dei Cento Laghi, sulle colline dell’Appennino parmense”.

    Io, che da decenni vivo a 24 metri s.l.m. e non sono mai andato in montagna, se non in auto, gli ho risposto:

    “Ok! Però, mi raccomando, vacci piano, che per me la montagna è una novità assoluta, fammela fare facile…” .

    Appunto. Salita sul Monte Orsaro, 1831 metri, una delle cime più alte della zona. Per non parlare della discesa da una paretina verticale in cui, ad un certo punto, ero appeso solo con le mani ed i piedi annaspavano disperatamente alla ricerca di qualcosa di solido.

    Indubbiamente vista mozzafiato ed una arietta frizzante che, considerando i 37° della pianura, invogliavano a non andarsene più.

    Però è proprio vero che:

    “Dagli amici mi guardi Iddio, che dai nemici mi guardo io”.

  • Silver Flag

    Silver Flag

    silver-flag

    La locandina della manifestazione Castell’Arquato – Vernasca – Silver Flag annuncia:

    “…manifestazione di regolarità non competitiva con rilevamenti di passaggio…”.

    Un po’ riduttivo riassumere in questo modo tutta la passione, il lavoro, i sacrifici che i proprietari spendono per queste attempate ma affascinanti regine della strada.