Non è la prima volta che vado sulle rive del Lago di Braies. Ci sono già stato in diversi periodi estivi, ho già provato a fare alcune foto ma, malgrado il bel pezzettino di strada che devo fare per raggiungerlo, ci torno non spesso ma volentieri.
E’ però la prima volta che lo visito in questo momento dell’Autunno e posso dire che ne è valsa la pena. Già arrivare e trovare parcheggio nelle immediate vicinanze del lago è una conquista non indifferente. Vedere le sue rive, poi, popolate di pochissimi turisti (altissima percentuale di fotografi, fra l’altro) al contrario di quanto accade nella “bella” stagione è consolante; non fraintendetemi, non sono misantropo, non tanto almeno. E’ che avere l’orizzonte scarsamente popolato è decisamente vantaggioso, soprattutto in fase di post produzione. In più i giorni precedenti, quella che in pianura era stata acqua, qui era diventata neve, contribuendo a spruzzare cime montuose ed alberi come quelli di un presepe ben fatto. Infine le loro maestà, i larici, si presentavano nella loro veste più spettacolare, creando un favoloso contrasto con il verde profondo dei pini.
Tutto bene, quindi? Quasi. Il cielo è stato sempre un poco velato dalle nubi, concedendo rarissimi sprazzi di sole e costringendomi ad operare scelte compositive obbligate e cioè la deliberata esclusione totale o quasi del cielo stesso nelle fotografie. Lo so, non è la prima volta che questa situazione mi capita; anzi, direi che quando si organizza una trasferta impegnativa, è quasi la regola. Dispiace solo un pochino.
Ho fatto tutto con un unico obiettivo, il fedele tuttofare paesaggistico Nikkor 16-35 f/4, perché volevo girare leggero, perché avevo anche il cane al seguito e perché, sono sincero, non mi fidavo molto delle previsioni meteo.
Comunque, bene o male, è andata. Tra l’altro, in uno dei giorni di permanenza in Sud Tirolo, ho avuto modo anche di visitare un posticino niente male, che merita sicuramente una replica: la zona della Malga di Fane, che si raggiunge con un sentiero denominato “La via del latte” o per una strada carrabile talmente ripida che mette a durissima prova anche auto attrezzate alla bisogna. Sia il sentiero che l’insediamento sono decisamente spettacolari. Purtroppo il meteo era ancora peggiore del giorno prima a Braies e quindi ho portato a casa solo robetta.
Amen, ci si torna sicuramente.
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