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    Quando la Fotografia si fonde con l’Arte Digitale: l’incontro tra le mie foto e le opere grafiche di Bianca Tassoni

     

     

    Nel mondo dell’arte visiva, le collaborazioni tra diversi medium possono dare vita a opere sorprendenti. Recentemente ho avuto il piacere di collaborare con una disegnatrice professionista, Bianca Tassoni, che ha lavorato con alcune delle mie fotografie e le ha arricchite con elementi disegnati e tradotti digitalmente. Il risultato finale è qualcosa che va oltre la fotografia, creando una fusione unica di realtà ed immaginazione.

    In questo articolo voglio raccontarvi com’è nata questa collaborazione e farvi scoprire il processo creativo dietro le immagini, ponendo alcune domande (spero intelligenti, essendo io più che ignorante in materia) a Bianca.

    La collaborazione con Bianca è nata da una richiesta degli amici della Pro Loco di Viadana, per la creazione di materiale adatto a pubblicizzare – sui social ed altri canali di diffusione – la corsa ciclistica non competitiva denominata La Sabbiosa, che rinnoverà il suo appuntamento annuale a metà del 2025, esattamente il 29 giugno, e che si articolerà in tre diverse categorie in base alla distanza di percorrenza, con partenza da Viadana (MN) e percorsi distinti che toccheranno diversi punti assolutamente interessanti dal punto di vista architettonico e naturalistico del territorio compreso fra i fiumi Oglio e Po, con alcune soste dedicate sia al ristoro che alle relazioni di esperti, per far meglio conoscere ai partecipanti il territorio che stanno percorrendo in bici.

    L’idea di base era quella di combinare la bellezza congelata in un istante della fotografia con la libertà dell’illustrazione grafica. Ogni foto racconta una storia, ma attraverso il disegno si possono aggiungere nuovi significati, atmosfere e dettagli che vanno oltre la realtà catturata dall’obiettivo. Con il progredire del progetto ho potuto apprezzare sempre di più la capacità creativa di Bianca e, soprattutto, l’estrema “delicatezza” che lei ha usato per introdurre i suoi disegni nelle mie foto, un rispetto che non è scontato e che, per quel che mi riguarda, ha contribuito a farmela apprezzare ancora di più come creativa e professionista. 

    – Ciao Bianca, grazie per aver accettato questa intervista. Puoi raccontarci un po’ del tuo lavoro e di come ti sei avvicinata all’illustrazione digitale?

    Ciao a tutti i lettori. Prima di tutto mi presento: mi chiamo Bianca Tassoni,   ho 22 anni e sono una fumettista professionista. Sono partita dalla mia grande passione e sto riuscendo, poco alla volta, a trasformare questa passione in un lavoro, creando una mia un’identità ben precisa, essenziale in questo mondo, tutto ciò grazie soprattutto al grande studio che ho fatto presso l’Accademia Europea di Manga, che mi ha permesso di elevare le mie capacità grafiche partendo dalle basi. Durante gli anni di studi ho potuto variare e scoprire diversi approcci a questa arte del fumetto giapponese, dal tradizionale disegno su carta con pennino ed inchiostro fino al disegno digitale con computer e tavoletta grafica. Le mie ispirazioni artistiche provengono dai grandi maestri di questo genere come Miura Kentarou e Inoue Takehiko, giusto per citarne un paio. Essi lavorano con uno stile prettamente realistico nelle loro opere più famose, affermandosi nel genere chiamato “seinen”, il genere per adulti. Al momento sono inserita in uno studio di webtoon, “Simple but fire”, e sono al lavoro su due serie con pubblicazione settimanale.

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

    Come si è sviluppata la nostra collaborazione, dopo il periodo di “studio” iniziale? Cosa ti ha colpito delle foto che ti ho dato da modificare?

    – Le tue foto, Sergio, sono foto sicuramente pensate, non fatte con un telefono e via. In esse percepisco un pensiero, una passione e una dedizione di un professionista, soprattutto per intrappolare dentro alla macchina fotografica il momento perfetto, il momento in cui tutto sembra “sospeso” per un attimo. I colori, le luci, le ombre e gli elementi che fotografi non sono posizionati o messi per caso, dietro c’è uno studio nell’elaborazione dei giusti pesi visivi per guidare l’occhio dello spettatore esattamente dove tu desideri indirizzarlo. Nelle tue foto il soggetto è l’ambiente, e che soggetto! La Pianura Padana, per quanto semplice e forse noiosa, sa regalare a chi ha un occhio più attento momenti pazzeschi, quasi fatati.

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

    Qual è stato il processo creativo dietro l’aggiunta degli elementi disegnati? Come hai scelto gli stili e i colori per ciascuna fotografia?

    – Ho scelto uno stile leggermente più semplificato rispetto a quello che adotto di solito nei miei lavori, perciò andando a togliere luci ed ombre che di solito ottengo con tratteggi e campiture di nero, rimpiazzando invece con i colori forniti di volta in volta dalle palette visive nelle tue fotografie.

    Come definiresti la combinazione di fotografia e illustrazione che hai creato? Quali emozioni o messaggi speri di trasmettere attraverso queste opere?

    – Spero che con il binomio fotografia ed illustrazione arrivi il messaggio di ciò che è l’evento “La Sabbiosa”, con una chiave di lettura diversa dal solito. Spero davvero che tra i miei personaggi qualcuno si sia riconosciuto, anche vagamente, o abbia anche ispirato all’iscrizione e quindi scoprire una volta per tutte le emozioni che porta questo evento, e soprattutto questi luoghi che ci circondano.

    Quali sono le sfide più grandi che hai affrontato lavorando su questo tipo di progetto? C’è stato qualche momento in cui il processo creativo ti ha sorpreso?

    – Una delle sfide più grandi per me è stata quella di riuscire a trovare il tempo di lavorarci in mezzo alla quantità enorme di lavoro in cui già sono sommersa, anche perchè in fin dei conti ne sono uscite 21 nell’arco di questo anno! Sono comunque felice di aver contribuito a questo evento ed averne trovato il tempo per accontentare tutte le richieste del team Sabbiosa. Sono altresì contenta personalmente di come mi sono riusciti i disegni e di come sono riuscita ad integrare i personaggi con le foto di sfondo, sfida non molto semplice, ma anzi penso che si possa fare ancora di meglio.

     – Per i lettori interessati a esplorare il mondo dell’illustrazione digitale, hai qualche consiglio su come iniziare o migliorare?

    – Prima di tutto è importante avere una buona base in tradizionale, poi si può passare al digitale. Il consiglio che danno tutti i professionisti è semplicemente quello di continuare a disegnare soprattutto partendo dalle basi e non focalizzarsi solo sulle cose che si sanno già fare, quindi sperimentare, studiare e disegnare come dei forsennati!

    – Ti ringrazio di cuore, Bianca.

    – Grazie a te, Sergio.

    Ora che il lavoro è terminato e rimane solo da partecipare alla Sabbiosa (a tale proposito desidero ricordare l’enorme lavoro organizzativo portato avanti da tutti i volontari della Pro Loco di Viadana), posso dire con una certa sicurezza che questa collaborazione è stata un’esperienza straordinaria che ha dato vita a qualcosa che ritengo unico, non tanto come mezzo espressivo (non siamo certo dei pionieri, io e Bianca) ma per l’empatia ed il rispetto reciproco con il quale esso è stato sviluppato. La fusione tra fotografia e illustrazione ha aperto nuove possibilità creative e mi ha permesso di vedere le mie immagini sotto una luce decisamente diversa.

    Ringrazio ancora Bianca per aver condiviso il suo talento e il suo processo creativo con me. 

    Se vi è piaciuto questo progetto e volete vedere altre collaborazioni simili, continuate a seguire me su questo contenitore e sui social (Instagram sergio_marcheselli) così come Bianca, per scoprire tutto il suo lavoro (Instagram _artybianca_ ).Inoltre, se avete domande per Bianca, sentitevi liberi di lasciarle nei commenti all’articolo.

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

  • Sulla strada della Sabbiosa

    E anche questo rientra nel novero degli esperimenti.

    Nuovo arrivo in borsa (GoPro 9 Black) e subito qualche ripresa dalla bici, pedalando sull’argine maestro che segue il percorso del Po nella mia zona. Al rientro un po’ di lavoro di post-produzione con Apple iMovie e via andare.

    Niente di esaltante ed anni luce di distanza qualitativa dalle produzioni, non dico professionali, ma anche da quelle degli innumerevoli bimbiminc… ehm, ragazzini, che girano con un cellulare in mano.  Ma, ovviamente, si  cerca sempre di imparare e di mettere mano a mezzi espressivi nuovi.

    Il titolo? Nulla di misterioso ma solo un richiamo ad una bella manifestazione organizzata dalla Pro Loco di Viadana che consiste, appunto, in una corsa non competitiva in bicicletta per le strade delle campagne e per i centri storici dei paesi limitrofi.

    p.s. Quando nel testo parlo di “bimbim…” sto assolutamente scherzando. Io accetto e rido (orgoglioso) quando mi danno del boomer e spero che facciano altrettanto i ragazzini di cui sopra. Anche perché pagherei per avere metà della loro freschezza espressiva.

    Bensound.com/royalty-free-music
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