Ho voluto provare. Non ero convintissimo dei sistemi mirrorless (almeno per il tipo di fotografia che prediligo) ma mi sembrava stupido non provarli.
Ho colto la palla al balzo (alcuni giorni in montagna durante le ferie estive) e sono partito con una Olympus OM-D E-M10 Mark II (Micro 4/3) e un solo obiettivo l’Olympus M. Zuiko 17mm f/2.8 Pancake (Micro 4/3) che, rapportato al sistema 35mm corrisponde grosso modo ad un 34mm di focale. L’intenzione era quella di arrampicarmi sui sentieri senza la zavorra di una fotocamera da oltre un chilo e l’uno o più obiettivi (di peso equivalente) che porto solitamente con me con la speranza di riuscire ugualmente a portare a casa qualche scatto passabile.
Sugli scatti passabili lasciamo perdere, tanto è solo colpa mia. Ma sul sistema mirrorless le sensazioni sono positive. Tenuto conto della mia totale inesperienza sull’utilizzo di questo sistema, mi sono piaciute sicuramente alcune prerogative: prima di tutto – anche se è scontato – il peso; non mi è sembrato vero arrivare ai rifugi senza pestare sulla lingua, è veramente esaltante sapere di avere nello zaino una macchina fotografica ad obiettivi intercambiabili senza che questo significhi portarsi a spasso qualche chilogrammo di elettronica. Altro aspetto interessate è, a mio giudizio, la buona profondità di campo ottenibile anche a diaframmi relativamente “aperti”, tipo f/5.6 o f/8; per contro trovo interessante lo sfocato ottenibile a tutta apertura (pur con i limiti dell’obiettivo utilizzato), ma qui ci devo lavorare bene perché è molto particolare, secondo me. La qualità dei files grezzi (i .raw della Olympus si chiamano .orf) credo sia molto buona anche se temo che sia necessario usare il software proprietario Olympus di sviluppo dei .raw (al momento Olympus Viewer 3) per una prima lavorazione e poi esportare un file .tiff per le successive elaborazioni in Lightroom o Photoshop; ma anche qui invoco il beneficio del dubbio e i giudizi di chi ne sa enormemente più di me.
Insomma, alla fine ho ceduto. Ne sono felice, e mi riprometto di “fare le pulci” seriamente a questo sistema fotografico. Se non altro, sempre in riferimento al peso, al momento sono felicissimo di poter portare sempre con me una fotocamera di buona qualità, per far fronte alle “emergenze” fotografiche.
In futuro cambierò l’attuale attrezzatura DSLR? Non credo proprio (volevo scrivere “manco morto” ma era decisamente fuori luogo), almeno nell’immediato. Piuttosto mi accomoderò sulla riva del fiume (c’è una ressa, qui…) ed aspetterò sviluppi da mamma Nikon, un po’ per partito preso ed un po’ perché, malgrado il sistema micro 4:3 sia molto evoluto, la disponibilità e la varietà (mi sparate se dico anche la qualità?) di obiettivi del sistema 35mm è tutt’ora ineguagliata. Inoltre: non ho le mani come badili, ma mi trovo a disagio con una fotocamera ammirevolmente dotata di numerosi controlli fisici sul corpo ma che faccio fatica a settare “alla cieca”; se dovesse uscire una mirrorless con il corpo macchina di una full frame, beh, sarò il primo ad interessarmene. Senza contare che passare da un sistema fotografico ad un altro, comporta indubbiamente un “bagno di sangue” che la mia qualifica di amatore non giustifica.
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