Alcuni giorni fa Nikon ha presentato la Z6 III in tutto il mondo. La Nikon Z6 III è stata lanciata come successore della Z6 II, presentata circa quattro anni fa, apportando miglioramenti significativi sia in termini di hardware che di funzionalità. Nikon ha puntato a rendere questo modello una fotocamera versatile e potente, adatta a una vasta gamma di applicazioni fotografiche e video, con parecchia attenzione, direi, a quest’ultimo comparto artistico.
Caratteristiche principali
– Sensore parzialmente stacked (impilato) e processore
La Z6 III è dotata di un sensore CMOS BSI full-frame da 24.5 MP con tecnologia parzialmente stacked, prima fotocamera di questo segmento ad adottare questa soluzione tecnica. E’ indubbiamente una delle principali innovazioni del sensore della Z6; questo significa che, pur non essendo completamente impilato come alcuni sensori di fascia alta (ad esempio, quello della Nikon Z9), presenta miglioramenti significativi nella gestione dei dati e nella velocità di lettura rispetto ai sensori tradizionali non impilati. Questa configurazione consente di migliorare la velocità di scatto continuo e ridurre l’effetto rolling shutter nei video. La risoluzione è identica alla Nikon Z6 II ma le prestazioni cambiano in modo netto: raffica a 120 fps e video 6K/60p RAW. I 120 fps sono raggiungibili alla risoluzione di 10 megapixel in formato ridotto DX JPEG oppure, per chi vuole la risoluzione piena, è possibile scattare a 60 fps; si tratta di un miglioramento netto rispetto ai 14 fps del modello precedente. Il nuovo sensore parzialmente stacked promette anche un’elevata gamma dinamica e offre ISO nativo 100-64.000 ISO, con espansione a 50-204.800 ISO. Il processore è l’EXPEED 7, lo stesso della Z8 e della Z9.
Un altro miglioramento significativo è il sistema di autofocus avanzato, che offre 273 punti AF a rilevamento di fase con una maggiore precisione e velocità. Il sistema include anche il rilevamento degli occhi e del viso, rendendolo perfetto per ritratti e fotografia di animali.
– Mirino elettronico (EVF)
Il nuovo EVF della Z6 III ha una risoluzione di 5.76 milioni di punti con frequenza di aggiornamento a 60 fps, un incremento significativo rispetto ai modelli precedenti. È anche estremamente luminoso, con una capacità di 4000 nits, che assicura una visibilità eccezionale anche in condizioni di luce scarsa e, soprattutto, copertura dello spazio colore DCI-P3, per una pre-visualizzazione più fedele delle riprese video.
– Stabilizzazione
La Nikon Z6 III include un sistema di stabilizzazione dell’immagine con sistema IBIS a 5 assi e promette fino a 8 stop di stabilizzazione, con la possibilità di aggiungere stabilizzazione elettronica durante la registrazione dei filmati. In più anche su questo modello troviamo la particolare funzione ‘VR sul punto di messa a fuoco’ che ottimizza la stabilizzazione sul punto di messa a fuoco attivo.
– Video
Per i videomaker, la Z6 III supporta la registrazione in camera di filmati 6K/60p in formato RAW e 5,4K 60p in formato compresso YUV. Non solo, in 4K è possibile salire fino a 120 fps; inoltre offre una varietà di codec professionali come ProRes Raw e N-raw. Naturalmente per i formati video più gravosi sarà necessario utilizzare le schede di memoria CF Express (possibilmente di qualità e veloci), che affiancano nel doppio slot le tradizionali SD.
– Design, ergonomia, alimentazione
Il design della Z6 III segue una linea evolutiva rispetto ai modelli precedenti, con una disposizione dei pulsanti familiare (molto simile alla Nikon Z8) ma migliorata per una maggiore ergonomia. La fotocamera è anche leggermente più grande della Z6 II per garantire un’impugnatura più comoda (il mignolo non esce dall’impugnatura) ed ha una costruzione robusta, con una tropicalizzazione migliorata. Tra l’altro, essendo abituato a maneggiare la Z7 e la Z6, quando ho preso in mano per la prima volta la Z6 III ho avuto, proprio la sensazione di usare la Z8, perché le dimensioni sono effettivamente più grandi delle Z6/7. Utilizza (fortunatamente) le solite batterie EN-EL15c e, per chi prevede raffiche di scatti come non ci fosse un domani o desidera evitare il cambio batterie frequente, è in vendita fin da subito il battery grip MB-N14.
La Nikon Z8 e la Nikon Z6 III rappresentano due punti di riferimento nella linea di fotocamere mirrorless di Nikon. La Z8, presentata come una versione più compatta della Z9, offre prestazioni di fascia alta per professionisti, mentre la Z6 III si distingue per essere una fotocamera versatile adatta a fotografi entusiasti e videomaker. Questo, almeno, nelle intenzioni della casa giapponese anche se, sono convinto, ci saranno parecchi professionisti che la utilizzeranno come fotocamera di backup se non come corpo principale; si accettano scommesse.
La Z8 monta un sensore CMOS BSI full-frame da 45.7 MP, derivato direttamente dalla Nikon Z9, con una risoluzione molto alta e un processore EXPEED 7, che garantisce una gestione rapida dei dati e capacità di elaborazione avanzata. Questa configurazione la rende ideale per applicazioni professionali che richiedono dettagli estremamente elevati, come la fotografia commerciale e la produzione video ad alta risoluzione. La Z6 III, d’altra parte, è dotata di un sensore CMOS BSI full-frame da 24.5 MP con una tecnologia parzialmente impilata e un processore EXPEED 7, come detto. Questo sensore, sebbene con una risoluzione inferiore rispetto alla Z8, offre prestazioni eccellenti in condizioni di scarsa illuminazione e una gestione del rumore ottimale, rendendola una scelta versatile per diverse situazioni fotografiche e video. Purtroppo Nikon non ha pensato di dotare la Z6 III della medesima tendina che c’è invece su Z8 e che serve a proteggere il sensore dalla polvere durante la sostituzione degli obiettivi. Un vero peccato, secondo me.
La Z8 offre un sistema autofocus a rilevamento di fase con 493 punti di messa a fuoco, coprendo una vasta area del sensore. Supporta anche il riconoscimento di soggetti avanzato, compresi occhi, volti, animali e veicoli. È progettata per catturare immagini ad alta velocità con una raffica fino a 20 fps in RAW e 120 fps in modalità JPEG con una risoluzione ridotta, ideale per la fotografia sportiva e di fauna selvatica. La Z6 III è equipaggiata con un sistema AF a 273 punti, che, sebbene meno avanzato rispetto alla Z8, offre una messa a fuoco precisa e veloce. La velocità di scatto continuo è di 60 fps in modalità JPEG con risoluzione completa, che può essere incrementata a 120 fps in modalità APS-C.
La Z8 utilizza un mirino elettronico (EVF) ad alta risoluzione da 9.44 milioni di punti, lo stesso della Z9, con una frequenza di aggiornamento di 120 Hz e una luminosità eccezionale. Questo EVF offre un’esperienza di visione fluida e dettagliata, essenziale per la composizione precisa e il lavoro in condizioni di luce variabile. Il mirino elettronico della Z6 III ha una risoluzione di 5.76 milioni di punti e una luminosità fino a 4000 nits, con una frequenza di aggiornamento di 60 Hz. Anche se meno risoluto rispetto a quello della Z8, offre comunque una visione chiara e luminosa, adeguata alla maggior parte delle esigenze fotografiche.
La Z8 è progettata per la produzione video professionale, con capacità di registrazione video 8K fino a 60 fps e 4K fino a 120 fps. Supporta una vasta gamma di codec professionali, inclusi N-RAW e ProRes RAW, rendendola ideale per progetti video di alta qualità e produzione cinematografica. La Z6 III offre la registrazione video 6K e oversampling 4K fino a 60 fps. È in grado di registrare in diversi formati video professionali, inclusi ProRes RAW e H.265, il che la rende una scelta eccellente per videomaker che cercano un dispositivo compatto ma potente per la produzione di contenuti.
La Z8 ha un corpo robusto e resistente agli agenti atmosferici, con una costruzione in lega di magnesio che garantisce durabilità e affidabilità in condizioni estreme. Ha un design ergonomico che favorisce l’uso prolungato in situazioni impegnative. Mi ha un po’ deluso il battery grip dedicato (MB-N 12), che trovo un poco sovradimensionato, tanto è vero che, una volta montato, la Z8 diventa più alta (e non di poco) della Z9. Decisamente migliore il battery grip commercializzato per la Z6 III, si integra meglio, a mio avviso. La Z6 III mantiene un design compatto e leggero, con una costruzione resistente agli agenti atmosferici e una protezione migliorata rispetto alla Z6 II. È più leggera della Z8, il che la rende più portatile e facile da maneggiare per i fotografi in movimento.
Le note dolenti: con un prezzo che parte da circa 4.500 € (ma in questo periodo è in corso una campagna promozionale di Nikon che sconta direttamente al momento dell’acquisto 500 € e quindi arriviamo a 4.000 € tondi) la Z8 si posiziona come una fotocamera di fascia alta, destinata a professionisti che necessitano delle migliori prestazioni in ogni situazione. La Z6 III, con un prezzo di circa 2.900 € (sempre con garanzia Italia), rappresenta una scelta più accessibile per appassionati e professionisti che desiderano una fotocamera versatile e potente senza compromettere troppo il budget.
In conclusione, la Nikon Z8 e la Nikon Z6 III offrono caratteristiche distintive che le rendono adatte a esigenze diverse. La Z8 è l’ideale per chi cerca la massima qualità e prestazioni professionali, mentre la Z6 III è una soluzione versatile per fotografi e videomaker che desiderano un ottimo equilibrio tra qualità, funzionalità e prezzo.
Nota: tutte le immagini dell’articolo sono mie, eccetto la foto di apertura, dove viene mostrato il sensore della fotocamera, che è tratta dal sito ufficiale Nikon Italia © Nikon
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