Sono a metà del progetto Portfolie. Sinceramente non me ne sono reso conto del fatto che metà del tempo stabilito sia già trascorso.
Ma cos’è Portfolie? E’ il titolo che ho voluto dare, miscelando i termini Portfolio e Foglie, ad un cosiddetto Project 52, ovvero l’impegno (morale) a produrre una foto alla settimana, per cinquantadue settimane. Praticamente un anno di clic cadenzati.
Oddio, ci sarebbe stato anche il Project 365, una foto al giorno, ma credo che quello sia un progetto per quando sarò in pensione.
Non è un compito impossibile da portare a termine, se si escludono alcuni rari casi in cui impegni personali o meteo veramente inclemente mi hanno messo in difficoltà ed ho, per così dire, un poco “forzato” lo scatto.
Io, poi, ho deciso di complicarmi leggermente la vita, pensando ad un filo rosso fotografico, definendo un tema e non accettando il semplice “è valido tutto”. Ho scelto le foglie.
Un po’ perché ogni volta che osservo attentamente le loro forme, le sfumature di colore, la loro struttura più intima, ne rimango affascinato. Sono sempre belle. Da sole, insieme ad altre foglie dello stesso tipo o diverse, ambientate nel paesaggio o fotografate da vicinissimo. Ma anche perché, bighellonando per paesaggi della Bassa o sulle terre alte, è impossibile non incontrare “quella” foglia che rapisce la mia attenzione. E per le emergenze di mobilità c’è sempre il giardino di casa, catalogo ricchissimo di foglie e fonte comodissima di ispirazione, il set fotografico in infradito, come amo definirlo. Inoltre mi sono reso conto che avere un obiettivo, un progetto appunto, facilita spesso la vita di chi ama fotografare ma, ogni tanto, è a corto di idee. Quante volte mi è capitato di uscire dal lavoro, osservare un cielo bellissimo, tornare a casa, caricare in fretta e furia lo zaino fotografico in auto e partire a razzo, convinto di portare a casa “La Foto” e tornare invece un’ora dopo con la scheda SD vuota o contenente scatti talmente insulsi che si cancellano da soli, senza attivare l’opzione da menù e con un umore che definire nero è ottimismo. Ecco, in questi frangenti, il fatto di avere comunque un compito da svolgere mi aiuta veramente tanto. Provare per credere.
E adesso, le altre ventisei settimane?
Niente, avanti così, malgrado l’inverno imminente regali un po’ meno spunti.
Anche se… gli aghi delle piante sempreverdi, puliti, bagnati dalla pioggia o ricoperti di neve, le foglie morte appoggiate morbidamente sulla prima neve, i cespugli di foglie e bacche colorate, le foglie del…
Va bene, esco a fotografare.
edit: Non so se alla fine il mini-sito rimarrà attivo, magari fra circa sei mesi la pagina si aprirà con un “error 404: page not found“, non ho ancora deciso; magari salverò le immagini in una cartella apposita contenuta in questo sito, oppure deciderò di stampare le cinquantadue foto in un libro di ampia tiratura: tre copie. Una per me, una se per caso qualcuno me la chiede ed una di scorta nel caso si rovini la prima.
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