Exchangeable image file format (abbreviazione Exif) dovrebbe essere la definizione di quella serie di dati (ora, data, modello e produttore della macchina e dell’obiettivo, apertura, tempo di scatto, lunghezza focale, eccetera) che le fotocamere digitali “scrivono” in uno scatto fotografico.
Dovrebbe.
In realtà è anche il nome di un’orrenda malattia, incurabile temo, che affligge chiunque scatti fotografie digitali. Alzi la mano chi, davanti ad uno scatto bellissimo, al confine con l’arte, non si sia limitato a chiedere all’autore cosa ha visto mentre scattava, com’era la luce, cosa voleva riprodurre ma “…e con che macchina l’hai fatta? Puoi postare i dati Exif?…”. E se, per caso, la risposta è: “L’ho fatta con la pellicola, è una scansione da negativo.” si scatena nell’inquisitore una crisi allergica, con eruzioni cutanee e febbre alta.
Ecco, appunto. E se scattiamo con la pellicola?
Non sono informato per altri marchi o modelli di macchine fotografiche ma, se avete una Nikon F100, una F5 oppure una F6, potreste essere interessati al lettore di dati Nikon MV-1.
E’ un dispositivo che consente di trasferire su una scheda di memoria Compact Flash, formattata con il file system FAT, i dati memorizzati dalle suddette fotocamere e copiare il file in formato CSV ottenuto su un qualsiasi personal computer importandolo in un foglio di calcolo (tipo Microsoft Excel).
Il procedimento è piuttosto semplice, anche se deve essere eseguito rispettando cronologicamente tutti i passi necessari (questa è la procedura che seguo per la Nikon F6, ma è praticamente identica per le altre due):
- controllare che nella fotocamera non ci sia il rullino (sul contafotogrammi comparirà il simbolo E) e che le batterie abbiano carica a sufficienza;
- spegnere la fotocamera;
- collegare il lettore alla macchina tramite il cavetto con morsetto a 10 pin;
- inserire la Compact Flash (formattata) nello slot del lettore MV-1;
- accendere la macchina fotografica
- premere il pulsante dell’MV-1; la spia luminosa verde inizierà a lampeggiare e, a trasferimento avvenuto, rimarrà a luce fissa per sei secondi prima di spegnersi; se la spia luminosa rossa non ha dato segni di vita durante il trasferimento, significa che tutto è andato per il verso giusto, che i dati sono sulla scheda e che sono stati contemporaneamente cancellati dalla memoria della macchina fotografica;
- spegnere la fotocamera, rimuovere la scheda Flash dal lettore e scollegare il lettore stesso dalla macchina fotografica.
Il procedimento per l’importazione dei dati nel foglio di calcolo per la visualizzazione è altrettanto semplice: è sufficiente fare riferimento alle istruzioni del software in uso; per Microsoft Excel occorre:
- scegliere “Apri” dal menù “File”
- impostare il tipo di file su “File di testo” e scegliere il file da importare (generalmente: “nikon_dr”, “F6”, “ID012”, “n00001.txt”);
- selezionare il file tipo “Delimitati”
- nei delimitatori selezionare “Virgola” ed eliminare gli altri segni di spunta; il campo “Qualificatore di testo” deve essere impostato con “nessuno”;
- impostare i formati delle varie colonne: tranne la colonna che contiene le date e che deve , ovviamente, essere settata sul formato “Data”, le altre si impostano con il formato “Testo”;
- cliccare su “Fine” ed inizia l’importazione dei dati.
Tutto qui, lunghetto ma non complicato. In compenso avremo a disposizione: velocità (ISO) della pellicola, numero pellicola, ID fotocamera, numero fotogramma, tempo di otturazione, apertura, lunghezza focale, diaframma massimo, sistema di misurazione, modalità di esposizione, modalità sincronizzazione flash, valore compensazione esposizione, differenza valore d’esposizione in Manuale, valore compensazione esposizione flash, impostazione speedlight, esposizione multipla, blocco esposizione, riduzione vibrazioni, data in formato aa/mm/gg, ora e stampa dati.
A questo punto, se qualcuno vi pone la suddetta fatidica richiesta “…Puoi postare i dati Exif?…”, ora potrete stupirlo inviandogli via mail il file che soddisferà le sue domande esistenziali.
Un consiglio? Trattandosi di macchina analogica e rullino fotografico, io rimarrei in tema inviandogli una stampa cartacea del file tramite la posta ordinaria.
Con francobollo rigorosamente leccato.
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