Penso che molti siano d’accordo sul fatto che fotografare montagne, colline o alture in genere offra spunti paesaggistici decisamente gradevoli, vuoi per l’aspetto selvaggio di molti di questi luoghi, vuoi per la varietà degli orizzonti piuttosto che per le molteplici forme di varietà vegetali.
Le cose si complicano un pochino quando il poco tempo a disposizione “costringe” i fotoamatori come a me ad arrangiarsi con i paesaggi che si possono raggiungere in breve tempo, nel mio caso le campagne della Bassa (mantovana, reggiana, parmense o cremonese non fa differenza, tanto io vivo nel “Triangolo dei Türtei ad söca” e di campagna ce n’è a perdita d’occhio).
Qui le alture scarseggiano un pochino, anzi latitano del tutto. Allora, per dare alle foto quell’aspetto “movimentato” che indubbiamente aiuta, ci si arrangia con le cose più elevate che si trovano, ovvero gli argini di contenimento; il suddetto “Triangolo dei Tortelli di zucca” è circondato dai fiumi Po, Oglio e Mincio e quindi gli argini si trovano un po’ ovunque.
Basta indovinare – come al solito – meteo favorevole, fioriture, luce radente, un altro migliaio di variabili e qualcosina si combina.
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