… Uno adesso dice: fratello, perché mi racconti queste storie?
Perché si, rispondo io. Perché bisogna rendersi conto che, in quella fettaccia di terra tra il fiume e il monte, possono succedere cose che da altre parti non succedono. Cose che non stonano mai col paesaggio. E là tira un’aria speciale che va bene per i vivi e per i morti, e là hanno un’anima anche i cani.
Allora si capisce meglio Don Camillo, Peppone e tutta l’altra mercanzia. E non ci si stupisce che il Cristo parli e che uno possa spaccare la zucca ad un altro, ma onestamente, però: cioè senza odio. E che due nemici si trovino, alla fine, d’accordo nelle cose essenziali.
Perché è l’ampio, eterno respiro del fiume che pulisce l’aria. Del fiume placido e maestoso, sull’argine del quale, verso sera, passa rapida la Morte in bicicletta. …
G. Guareschi – “Mondo Piccolo”
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