Ok, forse ho un po’ esagerato con la citazione di Henry Morton Stanley nel titolo ma, quando non si conosce un luogo e si desidera valutarne le potenzialità fotografiche, gli scorci migliori ed il periodo più favorevole dell’anno, beh è come se si compisse una piccola esplorazione.
Questa mattina è toccato a Bobbio, splendido paesino millenario adagiato sulle rive del torrente Trebbia, ai piedi delle colline piacentine, conosciutissimo (e fotografatissimo) per il suo ponte vecchio, denominato anche Ponte Gobbo a causa del suo profilo irregolare, con una decina di arcate poste a diverse altezze e distanze.
Certo che trovare degli spot che non siano già stati fotografati in tutte le salse non è una impresa semplice, ma vale sempre il discorso fatto in passato: ci sono andato anch’io, l’ho fotografato con la mia attrezzatura e quindi queste sono le “mie” foto.
Oddio, intendiamoci, nulla di trascendentale, per vari motivi legati al meteo, all’orario e ad altre numerose variabili (soprattutto l’incapacità del fotografo).
Però, intanto, ho esplorato e memorizzato. E Bobbio non scappa mica.
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