Ci sono sempre state le corti abbandonate, nelle nostre campagne.
Forse il fenomeno era molto più evidente negli anni ’60, con il boom economico che spingeva le persone a lasciare il duro lavoro dei campi per cercare gratificazione nelle catene di montaggio delle fabbriche (no comment).
Anche ora, malgrado la ritrovata identità di molti giovani agricoltori, sono sempre tante le case di campagna, padronali o meno, che vengono lasciate al loro destino, all’incuria del tempo.
Ed è un vero peccato.
Perché, comunque la si pensi, sono l’icona delle nostre radici.
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